Lanificio Digitale 01

Location: spazi di co-working nell’ex lanificio Sava

Per le attività di coaching e team building abbiamo pensato a una location speciale. Stiamo riqualificando circa 900 mq nell’ex Lanificio Sava per adibirli a uno spazio co-working.

Spazi di coworking per startup e aziende in una location storica

L’idea di dare vita a un progetto digitale in uno spazio come l’ex lanificio borbonico ha preso il sopravvento quando abbiamo visitato per la prima volta questi luoghi

 

Qui, nel cuore del centro storico di Napoli, è custodita l’identità socio-culturale e il passato produttivo della città, che oggi vogliamo arricchire con una nuova storia, quella del nostro Open Innovation Hub, una fabbrica digitale per le attività di coaching e team building, ma anche in un luogo di incontro per startup e aziende che vogliono investire in progetti di innovazione sostenibile o che sono interessati a uno spazio di co-working.

 

Ci siamo innamorati della storia del lanificio e il nostro progetto è partito molto spontaneamente con una prima opera di riqualificazione per cui speriamo di aggiornare molto presto questa sessione, quando gli spazi di co-working saranno pronti.

In passato, storia e cultura della città

Le prime notizie certe che si possono reperire risalgono circa alla seconda metà del 400, quando ancora non era nata la fabbrica tessile, ma la struttura era adibita a convento.

 

Il convento di Santa Caterina a Formiello, dichiarato insieme all’omonima chiesa nel 1992 “monumento storico – artistico di interesse nazionale”, ha vissuto alcune trasformazioni in seguito alla costruzione del Lanificio SavaLa più grande e importante (per numero di operai impiegati, qualità e quantità di prodotti realizzati) fabbrica nel settore della lana dell’industria del Regno Borbonico.

 

Probabilmente già nel 1945 fu il primo lanificio italiano, insieme all’opificio Lane Rossi di Schio, a introdurre l’utilizzo della macchina a vapore.

La sua florida attività si è arresta con l’Unità Italiana sotto lo stemma Sabaudo. Un evento che ha decretato la fine dell’azienda, come tante attività industriali nate nell’ex regno Borbonico.

 

Oggi questi spazi rappresentano un rimarchevole esempio di archeologia industriale al sud.